Sempre più persone decidono, ogni giorno, di donare il sangue; non tutti sanno, però, che esistono delle regole ben precise in materia.
Questa semplice guida vuole, quindi, mettere la lente d’ingrandimento su due diverse condizioni: le prime sono motivo d’esclusione dal protocollo, mentre le seconde sono indispensabili per accedere al programma di donazione.
Chi non può donare il sangue?
Vediamo, nel dettaglio, quali sono i presupposti per i quali non è possibile donare il sangue.
- Limiti d’età: non possono sottoporsi al prelievo i soggetti di età inferiore a 18 anni e superiore a 70. Gli individui over 60 sono, invece, potenziali donatori perché la decisione finale spetta allo specialista del centro trasfusionale.
- Peso (indice dello stato di buona salute): non possono sottoporsi al prelievo tutti coloro che pesano meno di 50 kg.
- Stato influenzale: le persone che accusano sintomi influenzali non possono donare il sangue, ma devono attendere almeno due settimane.
- Tatuaggi e piercing: coloro che si sono tatuati o fatti un piercing possono tornare a donare il sangue dopo quattro mesi.
- Esami diagnostici invasivi e/o interventi chirurgici: esami endoscopici e operazioni importanti richiedono uno stop di almeno quattro mesi; il tempo di attesa, per interventi di lieve entità, si riduce invece a 30 giorni.
- Rapporti sessuali occasionali e non protetti: le persone che hanno intrattenuto rapporti intimi non protetti con soggetti sconosciuti devono attendere almeno quattro mesi (arco temporale nel corso del quale possono manifestarsi diverse malattie infettive).
- Contatti con individui affetti da epatite B: la convivenza, con persone colpite da epatite B, non permette ai donatori di sottoporsi al prelievo.
La donazione può avere, difatti, luogo se sono intercorsi quattro mesi dal termine della coabitazione. - Vaccinazioni: le persone che si sottopongono a vaccinazione antiallergica possono tornare a donare dopo 72 ore dall’inoculazione del vaccino. Sono, invece, necessarie 48 ore in caso di antitetanica e vaccino antinfluenzale.
- Trattamenti odontoiatrici: i soggetti che si sottopongono a interventi odontoiatrici possono donare il sangue dopo 48 ore.
- Terapie farmacologiche: le terapie antibiotiche e cortisoniche richiedono, da fine trattamento, uno stop alle donazioni di 15 giorni, mentre i tempi, in caso di assunzione di antinfiammatori e antiaggreganti, si riducono a 7 giorni. Terapie a base di antidepressivi e tranquillanti non permettono, invece, al soggetto di donare il sangue (la terapia non può, difatti, essere in alcun modo sospesa).
Non possono, infine, donare il sangue in via definitiva i soggetti che hanno contratto:
- epatite virale B o C;
- Aids;
- sifilide;
- leucemia;
- diabete.
Sono, infine, motivo di esclusione permanente:
- disturbi psichici;
- patologie cardiovascolari;
- uso di droghe, anabolizzanti, steroidi;
- alcolismo.
Chi può donare il sangue?
Il Ministero della Salute ha emesso, in data 02/11/2015, un decreto all’interno del quale sono riportati i requisiti fisici per donare il sangue.
- Il soggetto deve avere un età compresa tra 18 e 65 anni e un peso non inferiore a 50 kg.
- I livelli di emoglobina devono essere superiori, nella donna, a 12,5 g/dL, mentre nell’uomo il valore limite è 13,5 g/dL.
- La pressione arteriosa massima deve essere compresa tra 110 e 180 mmHg, la minima tra 60 e 100.
- La frequenza cardiaca deve essere regolare e compresa tra 50 e 100 battiti al minuto. Si accettano valori inferiori per soggetti che praticano attività fisica intensa e/o a livello agonistico.
- I soggetti portatori di emocromatosi, affezione che determina un accumulo di ferro nell’organismo, possono donare il sangue intero previa esibizione della documentazione clinica che certifica l’assenza di danni d’organo. Il numero di donazioni annuali è pari a 4 per uomini e donne in età non fertile (2 in caso di fertilità).
- I portatori sani di anemia mediterranea possono donare il sangue previo controllo dei valori di emoglobina (13 g/dL nell’uomo e 12 g/dL nella donna).
Tutti coloro che soddisfano i predetti requisiti possono sottoporsi al prelievo (tra una donazione e l’altra devono sempre intercorrere, come minimo, 90 giorni); si ricorda, infine, di consumare una leggera colazione a base di frutta fresca, pane non condito, spremuta d’arancia e caffè avendo, però, l’accortezza di usare poco zucchero.
Il sangue prelevato viene, quindi, sottoposto a diversi test di laboratorio; tale iter è volto a garantire il rispetto dei massimi standard di sicurezza per il donatore e i potenziali riceventi.